Galvanizzata dalle sfide, Alessia Giuliani è convinta che anche alla soglia dei 50 anni ci sia ancora tempo per la “semina”.
Il compimento dei 50 anni è un traguardo, un punto di arrivo, un’occasione per tirare le somme su ciò che la vita ha dato e tolto. O almeno è così che in molti lo vedevano, e lo vedono tuttora. Alessia Giuliani pensa controcorrente, cercando di dimostrare a sé stessa e agli altri come gli esami non finiscono mai. Mantenere accesa la curiosità è diritto, ma anche un dovere nei confronti dei doni ricevuti. Che, nel caso specifico, contemplano pure la recitazione, una chiave attraverso la quale aprire il lucchetto di tanti cuori. Proviamo a scoprire chi è e dove l’abbiamo già vista.
Alessia Giuliani: biografia e carriera
Nata a Genova nel 1972 (non è dato conoscere la data esatta), inizia a studiare presso l’Accademia Lingustica di Belle Arti e successivamente frequenta il Teatro Stabile. Nel 1996 debutta in scena con Sir Galvano e il Cavaliere Verde di Scott, per la regia di Anna Laura Messeri. In Sogno di una notte di mezza estate di William Shakespeare, diretta da Lello Arena, dà corpo a Titania, la regina delle fate.
Proficua è la collaborazione insieme a Marcello Cotugno, che la recluta in: Incidente di percorso; Bash; Niente e nessuno di Letizia Russo, in cui è Maria Maddalena, personaggio chiave della seconda serata; Looking at you; La distanza da qui. Per conto di Pierpaolo Sepe appare in Antigone e Denny e il profondo mare blu, mentre con Zuzzurro e Gaspare lavora in Alarms e Rumori fuori scena.
Toccano temi delicati Il viaggio di Nicola Calipari, che indaga sull’omicidio dell’agente segreto Nicola Calipari, ucciso a Baghdad nel 2005, percorrendo le tappe per liberare la giornalista Giuliana Sgrena, e Sangue nostro, basato sul dramma occorso alla mamma Barbara e ai fratellini Giuseppe e Salvatore, morti nell’esplosione di un’autobomba vicino a Trapani, salvando involontariamente il vero obiettivo dell’attentato mafioso, un giudice.
Sotto la supervisione di Alberto Giusta, nel rifacimento di Questa sera si recita a soggetto di Pirandello, è Mommina, donna tenuta segregata dal marito Rico Verri poiché pazzamente geloso. Agli ordini di Antonio Zavatteri nel mozartiano Don Giovanni si cala, invece, nei panni di Donna Elvira. Il sodalizio Giuliani-Zavatteri, in precedenza ravvivato da La Bottega del caffè di Carlo Goldoni, ispirerà Le Prenom (cena tra amici).
Sempre nel 1996 mette piede in televisione grazie a Il maresciallo Rocca, con Gigi Proietti. Seguono Vento di ponente (è Giusi) e Ultima pallottola (è Morena, una prostituta che sopravvive all’aggressione del killer). A ogni modo, il suo genere per antonomasia, almeno in principio, è il poliziesco, venendo scritturata in spettacoli quali Ultimo, La squadra e soprattutto Distretto di polizia di Monica Vullo.
Quello della Vullo sarà un nome ricorrente, in quanto chiamerà la Giuliani in diverse altre produzioni. Nel dettaglio, la arruolerà in Codice rosso, con Alessandro Gassman, Anna e i cinque, con Sabrina Ferilli, Don Matteo, e, dulcis in fundo, Il paradiso delle signore. Qui è Francesca Iorio, moglie di Vincenzo (Fabrizio Ferracane), una zia e madre comprensiva, pronta ad aiutare Teresa (Giusy Buscemi) e i suoi sogni, anche a costo di litigare con il marito.
Se possibile è ancora più florida l’intesa con Luca Ribuoli, sicché da Medicina generale è parte integrante di numerosi progetti del regista; si ritaglia, nello specifico, spazio in Un marito di troppo (è Giuliana), Grand Hotel, L’allieva (Agnese) e La mafia uccide solo d’estate. Trova continuità in Tutto può succedere, scelta per il ruolo di Sonia, madre di Stefano (Ludovico Tersigni) e moglie di Arturo Privitera. Il desiderio di mettersi alla prova in contesti a lei anomali fa sì che assuma le sembianze di Cristiana, addetta alle pulizie, in Camera Cafè, con Luca e Paolo.
Nel 2018 è una delle new entry de La dottoressa Giò: la 40enne giornalista Sandra che, mediante la sua energia e simpatia, conquista il cuore della ginecologa (Barbara D’Urso). Dunque, si occupa di portare in scena l’addestratrice di cani Valentina in Petra, con Paola Cortellesi, il pubblico ministero Pansini in Fino all’ultimo battito, Carla in Bangla e Matilde in Più forti del destino.
Al cinema la lanciano i fratelli Taviani in Tu ridi (1998), rimasta per ben 12 anni l’unica esperienza sul grande schermo. Torna nel biennio 2010-2011, inserita da Gabriele Muccino in Baciami ancora e Daniele Vicari in Diaz (che riprende gli eventi del G8 di Genova). Le concede una buona visibilità Luciano Ligabue in Made in Italy con Stefano Accorsi, dove presta il volto ad Angela, amica di Sara (Kasia Smutniak) e sua socia di un negozio di parrucchiera. La ritroviamo in due pellicole aventi per protagonista Riccardo Scamarcio, ovvero Gli infedeli di Stefano Mordini e Tre piani di Nanni Moretti. Ne Il filo invisibile di Marco Simon Puccioni impersona Elisa, per un cast capitanato da Filippo Timi e Francesco Scianna.
Alessia Giuliani: la vita privata
Sposata con l’imprenditore Davide, dalla relazione sono nati due figli: Tommaso (2003) e Sofia (2005). Attiva su Instagram, abita a Roma, mentre il patrimonio è ignoto.
Chi è Davide Valoppi, il marito di Alessia Giuliani
Romano classe 1971, ha frequentato la facoltà di Architettura alla Sapienza senza mai conseguire la laurea. Dal 1991 al 2002 matura esperienza sul campo presso vari studi di architettura, società edili e società di contract. Poi fonda insieme a un socio l’AV Studio, presto ribattezzato in 2AV Studio, e, da sé il Noarc Studio, un laboratorio di idee in ambito urbanistico, d’interni, design e grafico. Presente su Facebook, il patrimonio non è di dominio pubblico.
10 curiosità su Alessia Giuliani
– Nel corso della gravidanza le venne offerto, senza nemmeno bisogno di effettuare un provino, una fiction da protagonista con Raoul Bova. Non aveva detto a nessuno di essere in dolce attesa e non se ne fece niente.
– I figli hanno talvolta ottenuto delle particine nei suoi lavori, sebbene abbiano intenzione di fare altro da grandi.
– Le produzioni delle quali va più orgogliosa sono Il viaggio di Nicola Calipari e Sangue Nostro. Entrambe opere teatrali, entrambe incentrate su temi sociali forti e drammatici.
– Ha tre soprannomi: il compagno la chiama gnappoletta, gli amici di Genova Pilù e altri Giuly.
– In un uomo guarda innanzitutto la bocca, lo sguardo, gli occhi perché raccontano parecchio di una persona.
– L’uomo ideale? Brad Pitt, ma non si “lamenta” neppure di suo marito!
– La rende felice condividere momenti bei momenti insieme alle persone care.
– Il punto debole? La perdita della calma, legata alla preoccupazione rivolta verso i suoi figli.
– Le piacerebbe vivere un giorno in campagna, vicino al mare, con il proprio compagno.
– Ha partecipato al videoclip Per caso dei Tiromancino.